Altri interventi

di riqualificazione, recupero e risparmio

Deep Retrofit, Nearly Zero Energy Buildings e Relamping

Grandi risparmi energetici, edifici a consumo zero ed efficienza energetica per nuovi modi di abitare.

Deep Retrofit

Con il Deep Retrofit si ottengono risparmi energetici superiori al 50%

Cos'è un deep retrofit

Un intervento di deep retrofit (o deep energy retrofit) di un edificio viene realizzato tramite un processo di analisi e ristrutturazione che usa un approccio progettuale integrato per raggiungere risparmi energetici molto sostanziali e comunque maggiori rispetto ad un intervento standard di ristrutturazione.

Il deep retrofit può essere applicato su qualunque edificio, sia residenziale che commerciale, di qualsiasi dimensione, dalle case unifamiliari ai condomini, dalle scuole agli edifici ad uso industriale.

Sebbene la definizione vari e sia dibattuta a livello internazionale, attualmente viene definito di deep retrofit un intervento che ottenga risparmi di almeno il 50% rispetto alla situazione di partenza.

Così il deep retrofit degli edifici è cosa diversa sia dagli interventi di “ristrutturazione”, che normalmente non mirano ad ottenere risparmi energetici dell’edificio, sia dagli interventi di solo “efficientamento” che sono rivolti di solito ad un solo componente dell’edificio (per esempio il sistema di illuminazione o di riscaldamento) e non colgono le opportunità di risparmi veramente sostanziali.

Come si fa e quali vantaggi offre un deep retrofit

Il deep retrofit raggiunge livelli di efficienza sostanziali perché prende in considerazione l’intero sistema edificio-impianto e interviene contemporaneamente sui diversi elementi che lo compongono.

E’ basato su una diagnosi energetica accurata e rivolta a confrontare i risultati alternativi di diverse azioni (per esempio sui serramenti e/o sugli impianti, sulla produzione di energia locale, sul building automation e così via).

I benefici degli interventi di deep retrofit sono economici e non economici, diretti e indiretti, rivolti ai proprietari, agli utilizzatori e a vari altri stakeholder del patrimonio immobiliare riqualificato.

In sintesi si ha: riduzione dei costi energetici, crescita del valore immobiliare per affitto e vendita dell’immobile, maggiore appetibilità sul mercato e tasso di occupazione dell’edificio; tra i benefici non economici abbiamo il miglioramento del benessere abitativo, la riduzione delle malattie e la crescita della produttività negli edifici ad uso commerciale e industriale.

Nearly Zero Energy Buildings – NZEB

Edifici a consumo quasi zero, la nuova soluzione dell’abitare

Isolarsi bene e prodursi l'energia necessaria
Per l'Europa entro il 2020 tutti i nuovi edifici saranno NZEB

In Europa e nel mondo, la ricerca scientifica, la progettazione architettonica e il settore delle costruzioni stanno imboccando la strada verso gli NZEB.

Si tratta di edifici che soddisfano quasi completamente il proprio fabbisogno annuo con energia autoprodotta, per rimanendo collegati alla rete elettrica per la gestione degli scambi.

Per raggiungere questo risultato i NZEB si producono l’energia necessaria con fonti rinnovabili disponibili localmente (solare, fotovoltaico, eolico, geotermico) e contemporaneamente riducono al minimo il fabbisogno complessivo, grazie a isolamenti molto efficienti e a sistemi avanzati di climatizzazione e di illuminazione.

Anche un edificio costruito in passato senza criteri evoluti di efficienza energetica può essere migliorato e convertito in un edificio a energia quasi zero (NZEB) con gli opportuni interventi di efficientamento.

L’impatto del settore dell’edilizia sul clima, sull’ambiente e sull’energia hanno spinto da tempo l’Europa a incentivare una evoluzione del settore verso modelli più efficienti.

I principi fondamentali sono indicati nella Direttiva sulla performance energetica degli edifici (EPBD – Energy Performance of Building Directive) dove uno dei concetti chiave è appunto quello degli edifici a consumo quasi zero, “Nearly Zero Energy Buildings“ (NZEB).

Per la Commissione Europea NZEB significa edificio con perfomance energetica elevata, cioè richiesta di energia molto bassa e comunque prodotta, in grande percentuale, da fonti rinnovabile vicine o on-site.

In Europa tutti gli Stati Membri dovranno assicurare che entro il 2020 tutti i nuovi edifici siano NZEB. Inoltre entro il 2018 tutti gli edifici occupati e/o di proprietà della Pubblica Amministrazione dovranno essere NZEB.

Relamping Ed Efficienza Energetica

Il relamping permette importanti recuperi di efficienza con investimenti contenuti

Cos’è il relamping e la tecnologia LED
Relamping ed efficienza energetica

L’illuminazione degli interni rappresenta uno dei settori più interessanti nella riqualificazione energetica degli edifici nell’ambito residenziale, commerciale e terziario in quanto consente, grazie al relamping, interventi tecnicamente semplici e relativamente economici che producono elevate riduzioni del fabbisogno di energia elettrica.

Il relamping e possibile grazie alla progressiva diffusione su larga scala della tecnologia LED (Light Emitting Diode – diodo ad emissione luminosa), che consente l’emissione di luce a seguito del passaggio di corrente elettrica continua su un sottile strato di materiale semiconduttore, fenomeno conosciuto come elettroluminescenza.

Questa tecnologia, con i dovuti accorgimenti all’impianto elettrico per “raddrizzare” la corrente, facendola passare da alternata a continua, permette di ottenere elevate rese luminose con un consumo energetico molto contenuto. Per avere un ordine di grandezza, basti pensare che per i LED il rapporto luminosità prodotta/consumo (lm/W) è 80-120 lm/W, contro i 10-19 lm/W delle lampade ad incandescenza, 12-20 lm/W delle alogene e 50-110 lm/W delle fluorescenti.

Questo comporta una riduzione dei consumi elettrici, a parità di resa luminosa, dal 37 all’85% con conseguente risparmio economico immediato.

I grandi livelli di efficienza dei LED vanno naturalmente confrontati con il loro costo iniziale. Fortunatamente la repentina crescita della domanda di questa tecnologia negli ultimi anni, specialmente del settore terziario e commerciale, ha comportato un forte abbattimento dei costi dei prodotti, rendendoli accessibili e quindi molto interessanti sotto il profilo economico e finanziario.

Un ulteriore aspetto a favore della tecnologia LED è rappresentato dalla durabilità. Questa infatti permette praticamente di azzerare i costi di manutenzione e sostituzione, se si considerano le 2.000/5.000 ore di funzionamento medio delle lampade ad incandescenza/fluorescenti rispetto alle 20.000/60.000 ore del LED.
Un intervento di relamping quindi si realizza a partire da un’accurata diagnosi energetica dedicata agli aspetti tecnici dell’illuminazione e corredata da una conseguente analisi tecnico-finanziaria, per definire nel complesso le modalità dell’intervento.

I vantaggi economici del relamping sono evidenti: facendo un bilancio economico comparativo tra stato di fatto e installazione di apparecchi a LED, tenendo conto sia dei costi di installazione che di uso e soprattutto manutenzione, il tempo di rientro dell’investimento va da pochi mesi ai 2-3 anni, a seconda della dimensione del progetto.